Privatizza et impera

Da Left del 13 marzo 2009

Pantaleo (Flc-Cgil) accusa: «Mai visti tagli di queste proporzioni». «L’unica vera prospettiva di uscita dalla crisi: innovazione e ricerca. Non vogliono promuovere il sapere ma controllarlo». Il 18 marzo tutti i settori della conoscenza incroceranno le braccia contro il governo

funerali-scuolaSe le iscrizioni scolastiche fossero voti, il ministro Gelmini dovrebbe cercare in fretta un altro lavoro. Dai primi risultati diffusi dal ministero sulle preferenze delle famiglie per le iscrizioni nelle scuole primarie arriva un risultato bulgaro, che boccia il maestro unico: solo il 3 per cento delle famiglie ha scelto il modulo di 24 ore, sponsorizzato dal governo, il 7 per cento quello di 27; il 56 per cento delle famiglie ha optato per le 30 ore, il 34 per cento per il tempo pieno di 40 ore. Continua a leggere

Galleria fotografica della manifestazione di Firenze del 18 marzo 2009 (aggiornato)

Ecco alcuni momenti della manifestazione regionale di oggi… Continua a leggere

Alla manifestazione di Firenze…

Uno degli interventi della manifestazione regionale di oggi…

L’Onda pronta a tornare in piazza la protesta riparte il 18 marzo

Da La Repubblica del 16 marzo 2009

Sciopero generale, cortei di universitari, ricercatori e lavoratori precari
Gli studenti: “L’agitazione indetta dalla Cgil è solo una prima occasione di rilancio”


Si sta alzando la marea. L’Onda studentesca si prepara a tornare in piazza dopo i bagni di folla dell’autunno scorso. Sono giorni di organizzazione, questi: assemblee, discussioni e poi la propaganda virale sul web, che fin dall’inizio ha contraddistinto il movimento contro i tagli del governo alla scuola e contro le leggi targate Gelmini. L’occasione per farsi sentire è lo sciopero indetto dalla Flc Cgil per il 18 marzo. Torino, Palermo, Roma. E poi Padova, Napoli, Milano, Genova. Gli universitari ci saranno, insieme ai ricercatori e lavoratori precari degli atenei. Continua a leggere

La Gelmini: i presidi sono bugiardi

Da La Stampa del 16 marzo 2009

“Sulla riforma della scuola fanno contro-informazione politica”
Bacchettate ai presidi, che remano contro la scuola e contro il governo, e un’insufficienza al partito democratico, che cavalca l’onda della protesta
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Non è un paese per giovani

non-e-un-paese-per-giovaniLa riforma della Pubblica Istruzione tra necessità e incompetenza

Il governo Berlusconi vuole rivoluzionare il settore dell’istruzione. Dalla scuola elementare all’università in arrivo i tagli che dovrebbero portare miglioramenti, così recita la propaganda. In seguito alle proteste dei sindacati e degli studenti alcuni provvedimenti sono stati modificati oppure rinviati. Che la cura da cavallo, per quanto annacquata, porterà più danni che benefici, lo si può capire già da ora. Continua a leggere

Atenei, l’Onda di Napolitano: “Ricerca per lo sviluppo, no a tagli indiscriminati”

Da Panorama.it

Le università italiane necessitano di “valutazioni e interventi pubblici puntuali” ed è necessario rivedere alcuni tagli che, sebbene dettati da motivi di bilancio, sono risultati “indiscriminati”.
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La notte bianca del Gandhi del 23 ottobre 2008

Giovedì 23 ottobre 2008 nel pieno dell’Onda sollevatasi in difesa della scuola pubblica italiana ecco cosa succedeva nell’Istituto Comprensivo Gandhi di PratoContinua a leggere

Giornata nera per la Repubblica

napolitanoIl perché di questo post.
La tragica storia di Eluana Englaro non ha nulla a che fare con la scuola e i suoi mali, con la Gelmini, l’Onda e tutto quel che ruota attorno a questo mondo.
Non voglio in questa sede schierarmi da una parte o dall’altra (mi riferisco alla questione del testamento biologico), ma proporti quest’articolo apparso oggi su Repubblica e farti riflettere sullo scontro istituzionale innescatosi a causa di un decreto legge d’urgenza respinto.
Ti ricorda qualcosa?
Hai presente il tam tam per sms ed e-mail e il passaparola che esortava a scrivere al presidente Napolitano affinché non firmasse quel famoso decreto 137, poi convertito in legge alla vigilia dell’oceanico manifestazione del 31 ottobre?
Quella volta l’inquilino del Quirinale disse di capire le nostre ragioni, ma firmò comunque, anche perché – si giustificò – le scelte politiche sono prerogativa del Governo e del Parlamento.
I giornali sprecarono fiumi d’inchiostro nell’affermare che in quell’occasione Napolitano aveva dato prova  di onestà intellettuale, di essere super partes (nonostante Cossiga sostenesse il contrario…) e che noi, poveri mentecatti, dovevamo leggere meglio il testo costituzionale.
Io personalmente rimango ancora del parere che il nostro tentativo fosse più che giustificato, che, in altre parole, ci fossero tutti i presupposti perché il nostro presidente si astenesse dall’emanare quel decreto e dargli forza di legge.
Forse, se ci avesse ascoltati avremmo solo anticipato i tempi.
I tempi per sovvertire la Costituzione Italiana
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Rullo compressore sulla scuola statale

Da Il Manifesto del 14 gennaio 2009

bella-che-dormiL’autunno caldo della scuola italiana si è apparentemente stemperato nella pubblicazione delle due bozze di regolamenti attuativi licenziati dal Consiglio dei ministri il 18 dicembre e rese pubbliche il 22, durante le vacanze: colpo di teatro di prevedibile pessimo gusto; Continua a leggere