Il più grande licenziamento di massa della storia Repubblicana

Sono queste le parole con cui si apre la bella lettera che Sara Galantucci ha scritto al Tirreno questa estate… e che è stata riletta (con alcune modifiche) ieri al presidio. Ve la riproponiamo…

Forse molti cittadini ancora non sanno che in questo autunno drammatico per molte categorie di lavoratori, si è consumato anche il più grande licenziamento di massa nella storia della Repubblica italiana, tutto a carico di una categoria di lavoratori, gli insegnanti, che combattono per un posto di lavoro ma anche per una causa: una scuola pubblica di qualità. Continua a leggere

Immagini dal futuro: ecco la scuola Gelmini

Ordine, disciplina, grembiulini, maestro unico…

…anticamera del credere e obbedire…

Anche la “resistenza” ha bisogno di una pausa (e di forze fresche)

bambino-mangia-anguria-sotto-acquaQuesto post serve per salutarsi…  speriamo sia solo un arrivederci.

Mi preme provare a fare un piccolo bilancio di questa esperienza che come avete visto ha cominciato ultimamente a spengersi. Il blog è stato sicuramente un successo, i numeri stanno  lì a testimoniarlo: più di 500 articoli, centinaia di commenti, alcuni picchi di oltre 4000 accessi in un solo giorno, una media di 4/5000 accessi per settimana. Ma al di là dei numeri ci sono stati molti riscontri “umani”: incontri, assemblee, riunioni… Insomma è indubbio che il blog è diventato un punto di riferimento per Prato ed è riuscito a farsi notare anche a livello nazionale, (come quando Orizzonte Scuola ha linkato le nostre notizie… o come quando, prima Repubblica.it e poi La Repubblica ci hanno citato nei loro articoli.)

Come mai allora ci siamo fermati? chissà… Eravamo partiti con una redazione di 5/6 persone volenterose, poi via via  ci siamo  stancati (io compreso che sto scrivendo) ed è rimasto un solo redattore a cui dobbiamo l’enorme lavoro (credetemi) di scandagliare la rete e sintetizzare qui su Beataignoranza quello che accadeva. Un grosso ringraziamento quindi a Ivan… molti di voi lo conosceranno perché non è stato sempre dietro ad un computer.

Ci si potrebbe ancora chiedere cosa ha spento gli entusiasmi iniziali delle persone che hanno dato vita a questa esperienza e ad abbandonare via via questo impegno nonostante la necessità di uno strumento come questo? nonostante l’inatteso successo?  Non so… me lo sto chiedendo da un po’… mi piacerebbe affrontare la cosa con chi ne ha voglia.. a settembre quando siamo tutti un po’ più riposati e più determinati a “resistere” appunto. Il blog ha bisogno di forze fresche ed ognuno di voi potrebbe diventare una delle anime di “beataignoranza”… ce n’è bisogno..  (se qualcuno volesse aggiungere qualche considerazione i commenti sono aperti… e se magari qualcuno pensa già di avere voglia di continuare questo lavoro si faccia avanti)

Ne riparliamo allora… a presto

Dax73

Allegorie virgiliane

Ipse ignotus, egens, Lybiae deserta peragro,
Europa atque Asia pulsus…

Publius Vergilius Maro
(Aeneis, I, 384-385)

Picart - la fuga da troia Continua a leggere

Dopo il maestro unico, ecco la maestra virtuale

«A pensar male si fa peccato, ma s’indovina quasi sempre!» diceva Andreotti.
E credo che abbia ragione da vendere! Continua a leggere

Un libero 25 aprile a tutti!

Lettera di una maestra non unica a dei bambini unici

Da poco più di un mese nella blogosfera gira
questa lettera scritta da un’insegnante romana.

la_letteraCari bambini,
stamattina vi guardavo mentre facevamo la nostra solita discussione in classe appena arrivati. Si parlava delle paure. Ognuno di voi aveva l’urgenza di farsi sentire e ho dovuto richiamarvi più volte per farvi rispettare il turno. Poi Clara è venuta alla cattedra e sottovoce mi ha chiesto: “Maestra, quali sono le tue paure?”, le ho risposto che anche la maestra ha tante paure e che, se avevate voglia di sentirle, ve le avrei raccontate più tardi. Continua a leggere

Scuola, l’omologazione vince

Da Europa del 21 aprile 2009

cessi_in_tvL’ autonomia della scuola e delle i scuole è il grande dilemma e, insieme, una delle possibilità che abbiamo per rispondere concretamente all’avanzare del potere fine a se stesso ormai sbarcato nelle nostre aule. È qui che, secondo una logica liberale e democratica, andrebbe innescato il cambiamento della scuola. Continua a leggere

Un mondo di plastica 2: l’inganno del tetto di spesa

45168Mi convinco sempre più di quanto sia di plastica il mondo che cercano di creare  i nostri governanti, attraverso i media. Qualche tempo fa MariaStar ha affermato che il governo deve occuparsi del caro libri, mettendo un tetto alla spesa delle famiglie (l’intervista al ministro è molto istruttiva); belle parole, certo… ecco quello che è successo nei mesi successivi. 

La faccenda riguarda nello specifico i libri di testo della scuola secondaria di primo grado e i famigerati “Tetti di spesa“: Cosa sono? Semplice, il ministero, per legge, impone (o meglio… cerca di imporre) il tetto massimo a cui può arrivare la cifra che una famiglia deve sborsare per comprare i libri. Continua a leggere

I disastri della scuola sotto la lente di un precario doc

Da Il Manifesto del 26 marzo 2009

LIBRI: COSIMO ARGENTINA, BEATA IGNORANZA, FANDANGO, PP. 104, EURO 8

I precari della scuola sono «plebe indocente». Continua a leggere